La stragrande maggioranza dei Comuni non pubblicherà, come dovuto, entro il 31 maggio, il quadro delle aliquote Tasi, con le relative differenziazioni e detrazioni.
Ciò significa per il contribuente, a normativa vigente, pagare l’anticipo del 16 giugno nella totale incertezza di quanto effettivamente dovrebbe versare. L’indicazione di versare il 50% dell’aliquota base (1 per mille) implicherà per molti, ad aliquote definite, il ricorso ad un meccanismo di verifiche, di rimborsi, di conguagli destinati a complicare la vita in modo insopportabile.
Asppi chiede che Governo e Parlamento escano dall’incertezza e definiscano una data per il versamento degli anticipi che metta in grado ogni contribuente di sapere con esattezza quanto è chiamato a versare. Ciò costituisce un diritto per il cittadino, che tutte le amministrazioni, Statale e Comunali, sono tenute a rispettare.
In riferimento alle scelte compiute dai pochi Comuni che hanno deliberato le aliquote, Asppi lancia un allarme a proposito di due tendenze che riteniamo pesantemente negative:
1) Non si tiene nel dovuto conto la necessità di agevolare l’affitto ed in particolare gli affitti a canone concordato. Nel momento in cui tutti i gruppi politico- parlamentari al Senato, approvando il Decreto casa avevano sottolineato la necessità di abbassare l’Imu per i concordati al 4 per mille, nei Comuni prendono piede scelte opposte.
L’affitto e, in particolare quello calmierato, rappresentano una grande esigenza sociale che è colpevole sottovalutare.
2) Nella scelta delle detrazioni per le abitazioni principali in molti casi si sottovaluta o si esclude il parametro del reddito reale delle famiglie e si adotta come parametro esclusivo o prevalente quello del valore catastale dell’immobile. Si tratta di una ingiustizia nei confronti di tante famiglie, soprattutto di anziani, che pur vivendo in immobili di un certo valore catastale, dispongono di redditi bassi o bassissimi.
Ci auguriamo che la generalità dei comuni chiamati a deliberare scelga strade diverse, più attente alle effettive necessità sociali.
Asppi
09Ott