Divieto di pagamento in contanti dei canoni

Nell’ultima Legge di Stabilità e’ contenuta la norma che obbliga gli inquilini del settore abitativo a pagare i canoni con mezzi diversi dal contante (assegni, bonifici o altro). La norma e’ stata introdotta per garantire la ‘tracciabilità’ dei pagamenti ed in questo modo (ha supposto il legislatore) contrastare l’evasione fiscale.
Mai norma fu più inutile per conseguire questo obiettivo: chi evade non registra il contratto o lo registra per importi inferiori al reale; chi lo fa continuerà a percepire in contanti tutto o parte dell’affitto e non sarà minimamente toccato da questa norma avendo già ignorato la norma principale che prevede l’obbligo di fedele registrazione a carico di ambedue i contraenti e che contempla, per altro, sanzioni pesantissime per il locatore che non la rispetta. La norma quindi, con tutta evidenza, riguarda solo chi ha registrato il contratto e paga regolarmente le tasse. Inoltre, se si credeva nell’efficacia di questa norma perché limitarla solo al settore abitativo? Le locazioni per usi diversi (uffici, capannoni, negozi) non sono interessate da fenomeni di evasione?
Con tutta evidenza si è trattato di una svista da parte del Legislatore che bene farebbe a correggerla.
La norma infatti sta creando disagi gravi (che si ripercuotono inevitabilmente sui locatori) in quella parte di inquilini che non dispongono di un conto corrente bancario o postale e che sono costretti ad aprirne uno solo per adempiere questo obbligo: si tratta per gran parte di anziani o cittadini extracomunitari che costituiscono una parte non irrilevante degli inquilini.
Quindi, delle due l’una: o il Parlamento cancella la norma (riconoscendo l’errore) o prevede un abbattimento dei costi per coloro che devono aprire conti correnti solo per questa finalità (una norma potrebbe prevedere un accordo a questo fine con ABI o Poste Italiane). Se non si facesse nemmeno questo la sensazione che il fine di questa norma sia quello di fare un regalo alle banche o a Poste Italiane si farebbe inevitabilmente strada.
Altre sono le vie per combattere efficacemente l’evasione: la nostra Associazione non ha mai mancato di indicarle con chiarezza a Governo e Parlamento.
Roma 28 gennaio 2014

Author: ASPPI Savona